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Whatsapp, la nuova truffa si traveste da sconto

Whatsapp, la nuova truffa si traveste da sconto

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Whatsapp, la nuova truffa si traveste da sconto

 

Il falso coupon che arriva via whatsapp
Il falso coupon che arriva via whatsapp

SE il buono acquisto da 150 euro arriva via chat, non fidarsi è meglio. La conferma è nell’ennesima bufala, la più recente, che viaggia su WhatsApp promettendo agli utenti un coupon da spendere da Zara, previo sondaggio. E’ così che si intraprende un percorso tortuoso con il telefonino, tra click e risposte al quiz cui si viene dirottati per rispondere ad alcune domande sulle abitudini di acquisto nella nota catena di abbigliamento usata come copertura.

Subito dopo, scatta l’invito a inoltrare il test ad altri contatti (tre gruppi in chat oppure 10 utenti in rubrica) così da garantirne la diffusione. Una volta inseriti i dieci utenti richiesti, mentre il tempo scorre inesorabilmente, si finisce su un sito di gossip, dove è facile pagare un abbonamento non esplicitamente sottoscritto che va a prosciugare il traffico telefonico.

Non è certo il primo (e certamente neppure l’ultimo) caso di truffa ”veicolata” dai social network. Già Instagram con le ”gift card” nel 2014 e lo scorso anno Facebook, con un’analoga formula di sconto di ben 500 euro, erano finiti nel mirino dei siti-truffa che volentieri – anche se inconsapevolmente – vengono condivisi tra follower.

Sono tante in questi giorni anche le segnalazioni di un altro presunto ”affare” annunciato via WhatsApp con un messaggio da numero sconosciuto (non presente in rubrica), che avvisa di una ”svendita” di iPhone 6S su su Amazon, a prezzi stracciati per problemi di imballaggio non specificati. Peccato che l’approdo, cliccando sullo shortlink, sia un sito ”clone” dove vengono richiesti dati sensibili.

Risale a meno di un mese fa un’altra finta promozione che prometteva sconti di 50 euro su acquisti presso H&M, marchio di abbigliamento altrettanto diffuso di quello spagnolo sotto cui si maschera la nuova bufala. Niente a che fare con virus e malware, in realtà, visto che in entrambi i casi di tratta di una truffa che si diffonde per iniziativa personale, nascondendo un meccanismo di sottoscrizione a servizi non trasparenti.

Nel caso del messaggio promozionale falso targato H&M, si incappava in un abbonamento che costava 4,99 euro al mese al malcapitato. Un inconveniente che non sempre si riscontra in modo immediato, se non dopo avere controllato il credito residuo del proprio abbinamento telefonico. In tal caso, basta contattare il gestore per comunicare la disdetta. Nel dubbio, sempre megliostare alla larga dalle promozioni prima di verificarle direttamente con il rivenditore, così da evitare la truffa sotto mentite spoglie.

Il supporto Amazon per la sicurezza.

fonte: http://www.repubblica.it